«Siamo in un paese in cui quasi il 50% dei pagamenti passa ancora attraverso il contante – denuncia Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano – mentre i pagamenti digitali tradizionali, vale a dire quelli gestiti con le carte vale poco più del 20%. Peraltro la crescita del digital payment non è stata certo incoraggiata dalla Legge di Stabilità 2016 che aumenta a 3000 euro il limite nell’utilizzo del contante per i pagamenti».

Certamente un effetto di trascinamento è arrivato con la crescita dell’eCommerce e questo è anche da interpretare come un vero e proprio fenomeno: il cambiamento nei pagamenti arriva anche in ragione di nuove forme di vendita.

Accanto a questo fenomeno c’è poi la spinta che arriva dalle FinTech, ovvero da tutte quelle realtà che propongono nuove forme di pagamento e nuovi servizi nell’accezione di New Digital Payment. Le banche poi si sono mosse, anche sotto la spinta e la concorrenza delle FinTech, e hanno reso disponibili nuove soluzioni digitali più semplici e più sicure e hanno sentito l’esigenza di lavorare e di rafforzare la loro offerta anche in termini di user experience, spesso trascurata nelle precedenti esperienze. Così pure cambia, il ruolo delle banche anche in termini di relazione con i clienti, gli istituti di credito hanno riempito i portafogli dei clienti di carte, ma non li hanno incoraggiati a utilizzarle e adesso si trovano, sul tema specifico dei pagamenti su un terreno frequentato anche dalle telco cui la sola connettività va stretta.

I grandi attori dell’eCommerce poi, non si limitano più a gestire vetrine, promozioni e logistica, ma hanno ben capito quanto sia strategico gestire tutto ciò che attiene ai pagamenti e come se non bastasse ci sono anche i grandi produttori di tecnologia, nella fattispecie di device, di piattaforme di sistemi operativi come Apple, Google, Samsung che stanno conquistando il loro spazio partendo dal device. Infine, a completare il quadro, con una diversa prospettiva, ma con altrettanta attenzione ai pagamenti, ci sono i social media come Facebook. Intorno a tutti questi giganti c’è una nuvola di startup che portano innovazione e che con questi giganti sempre più spesso condividono un percorso di innovazione e di sviluppo con varie forme di partnership.